Gli avvocati che si occupano dell'accordo NCAA da 2,8 miliardi di dollari hanno suggerito mercoledì un grande cambiamento alle regole sul numero di giocatori nelle squadre.

Su richiesta del tribunale di presentare un piano nuovo, gli avvocati della causa hanno proposto che le scuole facciano liste di tutti i giocatori esclusi, aspettando l'accordo finale. Il numero di questi giocatori potrebbe essere centinaia, o anche di più.

Questi "Studenti-Atleti Designati", come li chiamano nei nuovi documenti, possono essere invitati a fare un provino per un posto in squadra, ma non è sicuro che vengano presi, oppure possono cambiare scuola.

In ogni caso, questi atleti non saranno inclusi nei nuovi limiti di squadra previsti dal piano presentato in autunno e approvato inizialmente dalla giudice Claudia Wilken a ottobre.

Inoltre, la proposta include un'eccezione per i reclutatori delle scuole superiori a cui erano stati promessi dei posti. Questi posti sono stati poi tolti. L'eccezione durerà finché quegli atleti potranno giocare all'università.

Wilken ha già approvato le parti principali dell'accordo. Questo accordo permette a ogni scuola di dare fino a 20,5 milioni di dollari all'anno direttamente ai suoi atleti. Inoltre, ci saranno più di 2,7 miliardi di dollari per i giocatori. Questi giocatori dicono che la NCAA e le cinque conference più importanti non li hanno fatti guadagnare usando il loro nome, immagine e somiglianza, e che questo non era giusto.

L'ultima proposta ha causato due settimane di discussioni difficili, perché il giudice Wilken ha detto agli avvocati di tornare a parlare, spiegando che le regole sui giocatori non erano accettabili.

Il piano vuole cambiare le regole per le borse di studio nello sport. Invece di limitare quante borse si possono dare per ogni sport (per esempio, 85 nel football e 9,9 nella lotta maschile), ci sarà un limite a quanti giocatori possono essere nella squadra (105 nel football, 30 nella lotta). Una scuola potrebbe dare borse a tutti i giocatori, ma costerebbe molto. Per questo, si pensa che gli atleti che non giocano spesso o che hanno solo una parte della borsa di studio potrebbero non essere inclusi.

Wilken ha mostrato solidarietà verso centinaia di atleti che hanno perso il loro posto mentre le scuole si preparavano ad applicare i termini dell'accordo.

La giudice ha chiesto agli avvocati di rivedere quella parte dell'accordo. All'inizio, la NCAA non voleva cambiare niente, dicendo che fare cambiamenti avrebbe creato più problemi. Ma la giudice ha detto loro di fare i cambiamenti lo stesso, altrimenti avrebbero messo a rischio tutto il piano.

Gli avvocati hanno detto di aver fatto molto di più: hanno offerto alle scuole la possibilità di riprendere i giocatori esclusi senza superare il limite, e hanno anche aggiunto un'eccezione se i giocatori si trasferiscono in un'altra scuola.

Secondo i documenti del tribunale, le persone che hanno fatto causa credono che questi cambiamenti all'accordo vadano oltre le protezioni richieste dal giudice.

Gli avvocati hanno detto che non è sicuro che gli atleti tornino a giocare nella squadra.

I partecipanti hanno spiegato che le modifiche all'accordo confermano che le scuole possono scegliere quali atleti mettere nelle loro squadre. Hanno detto che questo era già vero prima e non cambia con i nuovi limiti alle squadre. Hanno anche aggiunto che le modifiche all'accordo assicurano che chi ha perso il suo posto a causa dei nuovi limiti sarà nella stessa situazione di prima, come se i limiti non ci fossero mai stati.

Il giudice dovrebbe dare a chi si oppone al piano un po' di tempo per presentare le loro obiezioni aggiornate prima della decisione finale. Steve Berman, uno degli avvocati principali per chi ha fatto causa, aveva detto all'inizio di questa settimana che chi si oppone al piano non sarà contento della nuova proposta.

Il tempo sta per scadere per la NCAA e le sue 1.200 scuole associate, che hanno più di 500.000 atleti in diverse squadre. Le nuove regole dovevano iniziare il 1° luglio, e gli allenamenti di football sarebbero iniziati poco dopo.